La trasmittanza degli infissi è un parametro da prendere in considerazione quando si sta valutando se acquistare o meno una finestra. Certo, è un parametro complicato, per giunta frutto di formule quasi incomprensibili dai non addetti ai lavori, tuttavia impatta profondamente sul grado di vivibilità di un immobile o di un qualsiasi ambiente.
In questo articolo cercheremo di spiegare in maniera dettagliata ma accessibile il significato di trasmittanza termica, con un occhio di riguardo verso la trasmittanza degli infissi. Daremo poi qualche indicazione sulla normativa che la riguarda. Infine, offriremo una panoramica dei valori di trasmittanza, tipologia di infisso per tipologie di infisso.
Cos’è la trasmittanza termica
A dire il vero, quando si parla di trasmittanza infissi, si intende la trasmittanza termica, un parametro applicato a una vasta gamma di oggetti e superfici, non ultimi proprio gli infissi e le porte.
In parole povere, la trasmittanza termica è la quantità di calore che passa da un ambiente caldo a un ambiente freddo, attraverso una data superficie e normalizzata al metro quadro.
Dunque, quando si parla di trasmittanza infissi, si fa riferimento a quanto calore passa attraverso un metro quadro di finestra.
Già questa semplice definizione comunica efficacemente il ruolo che la trasmittanza ha, o dovrebbe avere, nella scelta degli infissi.
Se infatti la trasmittanza è elevata, l’infisso causa una dispersione di calore. In estrema sintesi, non isola bene dal punto di vista termico. Ciò si ripercuote, come molti sperimentano in prima persona, sulla bollette domestiche.
Certo, gli infissi non rappresentano gli unici strumenti di isolamento termico, ma contribuiscono in maniera, se non decisiva, almeno rilevante. Ciò vale sia di inverno, quando è bene che i locali si mantengano caldi, sia di estate, quando è bene che i locali si mantengano freschi. La questione ruota, appunto, attorno alla capacità di un ambiente di mantenere costante la sua temperatura. Eh sì, anche per mezzo degli infissi.
In questa ottica, conoscere il valore della trasmittanza degli infissi significa sapere in anticipo il contributo, positivo o negativo, che quello stesso infisso darà in termini di isolamento termico. Questo a prescindere dai materiali, dotati comunque di carattere specifiche anche sotto questo profilo, e dalle dichiarazioni del venditore e del produttore.
Anche perché sulla trasmittanza non si può barare. Tanto chi produce quanto chi vende è costretto ad assegnare il reale valore di trasmittanza agli infissi, alle porte etc.
Come si calcola la trasmittanza?
Il calcolo procede in due fasi. Il primo è parecchio complicato, e consiste nel ricavare il valore relativo ai due componenti che, per un infisso, vanno presi in considerazione: telaio e vetro.
La seconda fase è più accessibile, in quanto consiste nella media ponderata delle due trasmittanze (telaio e vetro). Ponderata in base a quale criterio? Ovviamente, al rapporto tra la superficie occupata dal telaio e la superficie occupata dal vetro.
In realtà, il tutto va poi filtrato da un altro valore, quello della trasmittanza del distanziatore, che comunque potrebbe anche non essere presente.
In ogni caso, è completamente inutile che il cliente medio sappia calcolare la trasmittanza degli infissi, se non per cultura generale o per avere una garanzia di sicurezza in più.
Come già accennato, tanto chi produce quanto chi vende il serramento, è obbligato a inserire il valore di trasmittanza esatto.
La trasmittanza nell’ordinamento italiano
Cosa dice la normativa italiana in merito alla trasmittanza dei serramenti? Niente di particolarmente complesso.
Molto banalmente, stabilisce i valori massimi per cui è possibile fruire dell’ecobonus per la riqualificazione energetica.
Dunque, se state sostituendo le finestre e volete usufruire di questa interessante agevolazione fiscale, dovreste acquistare solo serramenti in grado di garantire complessivamente una data trasmittanza.
L’unico elemento di complessità, lato contribuente almeno, consiste nella distinzione tra le varie zone climatiche. E’ ovvio: il risultato finale dipende anche e soprattutto dal clima.
Per questo motivo il legislatore indica ben sei zone climatiche, che vanno dalla A alla F, dove la A segnala il clima più mite mentre la F segnala il clima più rigido.
Le corrispondenze tra zona climatica e trasmittanza massima per usufruire delle agevolazioni sono le seguenti:
- Zona A: 3.20
- Zona B: 3.20
- Zona C: 2.40
- Zona D: 2.10
- Zona E: 1.90
- Zona F: 1,70
Per dare un quadro più semplice della questione, è bene visualizzare concretamente a quali parti d’Italia corrispondano le varie zone climatiche, e offrire qualche esempio.
La zona climatica A è rara in Italia: è associata solo ai comuni di Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle e pochi altri.
La zona climatica B caratterizza invece buona parte della Sicilia e del profondo sud (Agrigento, Catania, Crotone, Reggio Calabria etc.).
La zona climatica C è invece tipica di alcune zone pre-collinari e del medio-sud (Bari, Benevento, Brindisi, Lecce, Napoli).
La zona climatica D è invece appannaggio prevalentemente del centro Italia.
La zona E è condivisa dalla stragrande maggioranza dei comuni del nord Italia. Infine la zona F è appannaggio dei comuni siti ad altitudini elevate.
Trasmittanza e tipologie di finestre
E’ ovvio: l’obiettivo è puntare esclusivamente a infissi con un valore di trasmittanza basso. Si tratta di una vera e propria esigenza, per quanto smorzata da eventuali condizioni climatiche favorevoli. In quel caso, è l’intero concetto di isolamento termico che rischia di diventare superfluo.
In tutti gli altri casi, che sono la stragrande maggioranza, la trasmittanza conta e come. A tal proposito, è bene conoscere i valori medi tipologia per tipologia, in modo da compiere una scelta incline alle proprie esigenze (anche di budget).
Una volta memorizzati questi valori medi, infatti, sarete in grado di capire immediatamente se una determinata finestra è performante o meno, ovviamente in relazione alla categoria di appartenenza.
Ecco una panoramica sui valori di trasmittanza medi in base alle tipologie di finestre:
- Infisso in legno con vetro semplice: 5.0
- Infisso in metallo con vetro semplice: 5.8
- Infisso in PVC con vetro semplice: 5.0
- Infisso in legno con doppio vetro (spessore basso): 3.30
- Infissi in legno con doppio vetro (spessore medio): 3.0
- Infissi in legno con doppio vetro (spessore elevato): 2.4
- Infisso in metallo con doppio vetro (spessore basso): 4.7
- Infissi in metallo con doppio vetro (spessore medio): 3.9
- Infissi in metallo con doppio vetro (spessore elevato): 3.8
- Infisso in PVC con doppio vetro (spessore basso): 3.30
- Infissi in PVC con doppio vetro (spessore medio): 3.0
- Infissi in PVC con doppio vetro (spessore elevato): 2.4
Il consiglio, ovviamente, è di rivolgersi a realtà capaci di offrire serramenti a bassa trasmittanza, magari a un prezzo conveniente. Come la nostra offerta di finestre a Roma, nettamente al di sopra della media anche sul fronte dell’isolamento termico.
Venite a trovarci nel nostro Showroom in zona Tiburtina centro: il personale presente nello spazio espositivo sarà in grado di illustrare, serramento per serramento, questo e altri parametri.