È bene far chiarezza sul tormentone del calcolo dell’aliquota IVA da applicare per la ristrutturazione e per la sostituzione di infissi.
I costi per i lavori di ristrutturazione, restauro e risanamento godono dell’Iva ridotta al 10%, sia sulle prestazioni di servizi sia sull’acquisto dei materiali. Per la manutenzione ordinaria e straordinaria, invece, si applicano delle distinzioni. L’Iva ridotta al 10% si applica su tutti i beni non significativi. Per quelli significativi, come ad esempio serramenti, caldaie, sanitari ecc., si applica l’Iva ridotta al 10% solo fino a concorrenza del costo della prestazione dei servizi, considerato al netto del costo dei beni stessi. Significa che al costo totale (fornitura di manodopera + fornitura dei beni) bisogna sottrarre quello dei beni significativi. È sulla cifra risultante che si applica l’Iva al 10%. Mentre sulla differenza tra il costo dei beni significativi e questa cifra risultante si applica l’Iva al 22%. Per poter usufruire dell’aliquota ridotta al 10% occorre compilare un’autocertificazione, con la quale si dichiara che si stanno svolgendo dei lavori di ristrutturazione o restauro e risanamento conservativo. Questa va poi consegnata al rivenditore.